ChatGPT interrogato dall'avvocato

L’intelligenza artificiale può sostituire l’avvocato?

Scopriamo l’attendibilità del modello di intelligenza artificiale su tematiche giuridiche e applicazioni concrete, interrogando direttamente chatgpt.

Buona lettura e buona visione.

 

Introduzione

All’apertura del portale di chat g p t, si nota sulla sinistra la possibilità di cambiare tema alla pagina. Per la nostra presentazione sceglieremo il tema dark.

La prima domanda che vogliamo sottoporre, riguarda l’utilizzo della lingua italiana per poter interagire con l’intelligenza artificiale.

Ora, sapendo di poter comunicare anche in italiano, chiediamo il significato dell’acronimo G P T. Dalla risposta ottenuta, comprendiamo meglio, che si tratta di una rete neurale utilizzata per il pre-training di modelli di intelligenza artificiale, per la generazione di testi, e per acquisire una comprensione di base del linguaggio umano e del significato delle parole.

Chiediamo con quali fonti sia aggiornato chat g p t, ma la risposta risulta non compresa o confusa, dato che viene indicato di non conoscere chat g p t.

Riformulando la domanda riferendoci direttamene al sistema, otteniamo la risposta desiderata, e ci viene indicato che l’addestramento del sistema è stato basato su un enorme dataset di testo raccolto da fonti pubbliche internet. Il suo obiettivo è fornire informazioni generali e risposte alle domande che gli vengono poste, non fornire informazioni specifiche su sistemi o servizi specifici o accedere a fonti esterne.

Chiedendo quale sia il suo nome, ci viene risposto “Assistant”. Inoltre, specifica di essere un modello di intelligenza artificiale progettato per aiutare le persone a risolvere i loro problemi e a fornire informazioni su una vasta gamma di argomenti.

Passiamo ora a domande più specifiche, e chiediamo se sia aggiornato con la normativa italiana e poi con la giurisprudenza italiana.

Le risposte sono entrambe affermative.

Per quanto riguarda la data ultima di aggiornamento delle informazioni del modello, ci viene risposto che l’ultimo aggiornamento risale al 2021.

chatgpt avvocato

Esempio di contratto

Quindi, testiamo il modello, e chiediamo un esempio pratico di contratto di consulenza, con la clausola risolutiva espressa.

L’esempio proposto, risulta inizialmente ben strutturato e di taglio pratico, ma le clausole e i riferimenti sono molto generici; ricordiamo che ogni contratto deve essere strutturato sulle specifiche esigenze e volontà delle parti, e qualunque esempio o fac simile di riferimento, deve essere rivisto e adattato alla specifica situazione.

Ciò che in questo caso impressiona, è la velocità di risposta e la comprensione della domanda.

 

Chiedendo invece di suggerire una clausola per le clausole vessatorie, notiamo che la risposta non risulta centrata con i concetti giuridici di riferimento, ma piuttosto la domanda viene interpretata secondo i termini del linguaggio comune.

contratto chatgpt
contratto chatgpt vessatoria

Esempio di ricorso per decreto ingiuntivo

Sempre richiedendo esempi pratici, passiamo a un modello di ricorso per decreto ingiuntivo.

Anche in questo caso la risposta è ben interpretata, e viene proposto un esempio pratico, ma comunque non completo secondo tutti i requisiti formali necessari alla validità del ricorso.

Ricorso chatgpt
Ricorso decreto ingiuntivo chatgpt

Conclusioni

Ultima domanda: le informazioni rilasciate sono certificate?

Chat G P T, specifica che non è in grado di certificare l’accuratezza delle informazioni fornite, seppur il suo obiettivo sia quello di fornire risposte accurate e affidabili basate sulle conoscenze e informazioni con cui è stato programmato.

 

In sintesi, i principali limiti riscontrati nel modello riguardano la data di aggiornamento delle informazioni, la non specificità di un modello settato su esigenze giuridiche/legali, e l’impossibilità di rilasciare informazioni certificate con relativa responsabilità di chi le rilascia.

Conclusioni chatgpt